Il Museo della Grande Guerra del Monte San Michele si trova sul piazzale dell'omonimo monte, poco lontano da Cima 3. Può essere un ottimo punto di partenza o di arrivo nella visita del Museo all'aperto del Monte San Michele ma può anche essere visitato come una struttura a sé stante.
Nonostante le sue ridotte dimensioni, per quasi un secolo ha ospitato esposizioni fotografiche che mostravano l'attacco con il gas del 29 giugno 1916, il paesaggio carsicodurante il periodo bellico e la vita dei soldati in trincea, nonché oggettistica varia tra cui proiettili, canne di fucile, maschere anti-gas ed effetti personali.
Dal 29 giugno 2018, il Museo è stato completamente rinnovato ed offre oggi un'esperienza davvero unica grazie a strumenti e contenuti multimediali interattivi (in italiano ed inglese) in grado di trasmettere informazioni e, soprattutto, emozioni. Nella prima sala, a destra, si trovano due schermi touch che consentono di consultare i contenuti 2D e 3D in modalità interattiva: il primo schermo è dedicato ad una cartografiache spazia su tutto il conflitto mostrando il variare dei fronti mediante una barra temporale, il secondo invece presenta la ricostruzione 3D della Cannoniera della Terza Armata e della Caverna Lukachich (quest'ultima oggi non accessibile). Nella seconda sala, a sinistra, è possibile osservare alcuni reperti esposti nel precedente allestimento oltre ad un video dell'epoca che illustra alcuni momenti del conflitto nel fronte del Basso Isonzo.
La terza sala è dedicata alla realtà virtuale VR 360: 15 postazioni VR con visori e cuffie consentono ai visitatori di fare un vero e proprio viaggio sul fronte isontino durante la Grande Guerra. Una volta seduti, si possono vedere con i propri occhi le trincee durante gli attacchi dei soldati, i momenti di vita quotidiana - sia da parte austriaca che italiana - la cura dei malati negli ospedali militari, i racconti dei corrispondenti di guerra fino a rivivere il tragico momento dell'attacco con i gas del 29 giugno 1916 e il sorvolo dell'altopiano di Doberdò sull'aereo Spad XIII guidato da Francesco Baracca.
L'offerta del Museo è arricchita infine dalla realtà aumentata, fruibile in alcuni punti del percorso museale all'aperto tramite una app mobile dedicata all'intera zona sacra che consente di avere maggiori informazioni sui monumenti, i percorsi di visita, le gallerie di Cima 3 e le linee trincerate.
Una volta usciti, vale la pena percorrere tutto il piazzale antistante e dirigersi verso la terrazza panoramica che offre una meravigliosa vista sulla vallata dell'Isonzo e sulla città di Gorizia. Ancora oggi, guardando il paesaggio, si può intuire l'importanza di questa cima, la quale rappresentava un ottima postazione per il controllo del territorio. 35
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