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Oslavia è nota soprattutto per il sacrario dedicato ai caduti della Prima guerra mondiale.
Il sacrario fu costruito nel 1938 su progetto di Ghino
Venturi e presenta un imponente corpo centrale di forma cilindrica in pietra
bianca, sulla sommità di una scalinata. Custodisce le spoglie di 57.741
soldati, di cui circa 36.000 ignoti, morti nelle battaglie di Gorizia. I
militari sono per la stragrande maggioranza italiani, ma vi sono sepolti anche
540 soldati austriaci.
Tra i caduti italiani che vi trovano sepoltura ci sono anche 13 medaglie d'oro, tra cui il generale Achille Papa, e il capitano Italo Stegher entrambi uccisi alla Bainsizza e sepolti al centro della cripta.
Prima dell'erezione del sacrario militare alcune spoglie erano conservate al Cimitero dei quattro generali, collocato anch'esso a Oslavia, in corrispondenza della quota orografica 172 attorno alla quale si svolsero cruenti scontri nella Prima guerra mondiale: il cimitero conservava i resti di 1686 caduti italiani e di quattro generali (Achille Papa, Ferruccio Trombi, Nicola Tancredi Cartella e Alceo Cattalochino) da cui prese il nome. Tali salme vennero tumulate nel nuovo monumento nel 1938.
Ogni vespro la campana "chiara" rintocca in onore dei caduti.
Ogni 8 agosto, nell'anniversario della "presa di Gorizia" del 1916 durante la sesta battaglia dell'Isonzo, vi si tiene una cerimonia in memoria dei caduti di tutte le guerre.