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Il Santuario della Beata Vergine Marcelliana si è sempre prestata a fare da sfondo ad antichissime pratiche di culto. Secondo una leggenda la statua della Madonna con il Bambino fu ritrovata a bordo di un’imbarcazione alla deriva nel golfo di Panzano. Questa vicenda portò il vescovo di Aquileia, Marcelliniano appunto, a far costruire una cappella dedicata all’adorazione della Vergine. Questa nuova chiesa fu adornata con gli affreschi di Arsenio Negro, noto pittore di Udine, opere che andarono poi perse a causa dell’irruzione dei Turchi. La facciata principale è caratteristica per i suoi elementi settecenteschi mentre all’interno si può ammirare ciò che rimane dell’affresco di De Santis deturpato dalla Prima Guerra Mondiale il quale rappresenta l’Annunciazione, la Visitazione e la Vergine educata da Sant’Anna. Invece risalgono ad epoca più recente, ovvero al 1943, le due rappresentazioni di Agostino Pregrassi: l’Arrivo della statua e il Voto alla Madonna durante la pestilenza che nel 1386 annientò le persone del posto.