Nato in uno stabilimento tessile dismesso, vicino alla ferrovia e facilmente sorvegliabile, venne utilizzato dal 1942 al 1943 come carcere sussidiario e campo di smistamento per civili sloveni deportati dalle zone occupate ma anche per i cittadini italiani di lingua slovena della provincia di Gorizia. Caduto il regime, fu poi utilizzato dai nazisti come punto di raccolta per la formazione dei convogli ferroviari con cui avveniva il trasferimento dei deportati verso i campi di concentramento tedeschi.