Analisi volontariato
VALUTAZIONE MOTORE DELL’IMPATTO SOCIALE. Le nuove Linee guida riaccendono i riflettori sulla misurazione delle performance del volontariato come creatore di valore sociale. Una sfida culturale per le organizzazioni. VDossier, Rivista periodica, Anno 10, numero 2, dicembre 2019
Di Centri Servizi per il Volontariato di Bologna, L’Aquila, Lazio, Lombardia Sud, Marche, Messina, Milano, Padova, Palermo e CSVNet Lombardia
Abstract:
Il presente VDossier tratta i seguenti temi: Porre al centro la valutazione per migliorare le comunità. Associazioni e CSV in campo; Solidarietà non contabilità: a scuola di valutazione con i prof Zamagni e Stame; Per il non profit la peculiarità è n...
Il presente VDossier tratta i seguenti temi: Porre al centro la valutazione per migliorare le comunità. Associazioni e CSV in campo; Solidarietà non contabilità: a scuola di valutazione con i prof Zamagni e Stame; Per il non profit la peculiarità è nel valore aggiunto sociale; Le Linee guida che (non) guidano alla valutazione di un progetto e il contesto sociale è escluso; Questionari, interviste, schede e una road map in quattro tappe: un piano per l’autovalutazione; Innovazione sociale poco sociale: quando sul podio salgono efficienza, produttività e risultati; Donare sangue è un investimento. Il caso Avis: modello di welfare plurale; Cooperazione internazionale: la via maestra è la flessibilità; Photovoice, la forza delle immagini: quando un clic cambia la comunità; Workshop, glossario, eventi e corsi: a lezione da Social Value Italia; Housing sociale, un valore nelle città: non solo case ma vere comunità; Piccoli ma all’avanguardia: integrazione ai raggi X per la rinascita delle periferie; Cifre, grafici e indicatori alienano cuore e relazioni, e demotivano; Alnoor Ebrahim e la sua “Bibbia” della valutazione.
Fonte: https://www.csvlombardia.it/milano/milano-per-approfondire/rivista-vdossier/archivio-vdossier/
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PERCHÉ LA SHARING ECONOMY È UNA NUOVA FRONTIERA DA ESPLORARE PER IL VOLONTARIATO. VDossier, Rivista periodica, Anno 9, numero 1, giugno 2018
Di Centri Servizi per il Volontariato di Bologna, L’Aquila, Lazio, Lombardia Sud, Marche, Messina, Milano, Padova, Palermo, Rovigo, e CSVNet Lombardia
Abstract:
Il presente VDossier tratta i seguenti temi: Tecnologia, fiducia e relazioni, ecco perché la sharing economy è una risorsa per il volontariato; Crescono piattaforme e utenti: giovanissimi (e non solo) protagonisti del nuovo modello; Sharing, non solo...
Il presente VDossier tratta i seguenti temi: Tecnologia, fiducia e relazioni, ecco perché la sharing economy è una risorsa per il volontariato; Crescono piattaforme e utenti: giovanissimi (e non solo) protagonisti del nuovo modello; Sharing, non solo tecnologia ma modello di servizio per costruire la comunità; Non solo App e Internet: lo scambio digitale fa leva sulle relazioni a tu per tu; Conti a posto e fisco equo: la dottrina Orsi in sei punti con trucchi e consigli utili; Quale welfare ci salverà? Collaborazione, modello di inclusione e benessere; Terzo settore e sharing: dilemmi tra pro e contro e i CSV raccolgono la sfida; Gemellaggi fra grandi e piccoli scambiandosi competenze ad hoc. Per gli inglesi è il twinning; La Rete cambia il sapere: ora la conoscenza è collettiva; Equità e governance allargata: cooperativismo e peer-to-peer dribblano la condivisione; Una mappa di che cosa si condivide di più in Italia: libri, ripetizioni e vacanze; Esperienze di Rennes, Padova, Sud Italia, Milano, Varese e Bologna.
Fonte: https://www.csvlombardia.it/milano/milano-per-approfondire/rivista-vdossier/archivio-vdossier/
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È NATO IL TERZO SETTORE. VDossier, Rivista periodica, Anno 7, numero 1, giugno 2016
Di Centri Servizi per il Volontariato di Bologna, Brescia, Cremona, L’Aquila, Lazio, Marche, Messina, Milano, Palermo, Rovigo, Torino e CSVNet Lombardia
Abstract:
Il presente VDossier tratta i seguenti temi: Crescita continua degli enti e sempre maggior impegno di donne e giovani nella solidarietà; In 12 articoli le regole per smascherare la falsa solidarietà; La cultura del dono rivista in chiave più aperta n...
Il presente VDossier tratta i seguenti temi: Crescita continua degli enti e sempre maggior impegno di donne e giovani nella solidarietà; In 12 articoli le regole per smascherare la falsa solidarietà; La cultura del dono rivista in chiave più aperta nel nome del “civismo”; Via libera alla definizione di Terzo settore in base al fine sociale; Il principio di sussidiarietà sancito anche per legge; I decreti attuativi devono puntare a norme chiare e semplificazione; Codice civile fermo al 1943: necessario aggiornamento e registro unico; Odv in un limbo fiscale: la lunga lista dei quesiti senza ancora una risposta; Servizio civile universale: una risorsa ma anche un impegno per le associazioni; Per la trasparenza il Governo deve varare un portale online; Lezione americana: è l’ora del settore plurale, che assicura un equilibrio tra pubblico e privato; Dai Centri di servizio alle organizzazioni di volontariato, dalle associazioni di promozione sociale alle pubbliche assistenze, dalle cooperative sociali alle imprese sociale, dalle fondazioni alle associazioni sportive.
Fonte: https://www.csvlombardia.it/milano/milano-per-approfondire/rivista-vdossier/archivio-vdossier/
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RELAZIONE sul contributo del volontariato alla coesione economica e sociale (2007/2149(INI))
Di Parlamento Europeo, Commissione per lo sviluppo regionale
Abstract:
Il volontariato apporta un contributo inestimabile alla società. L’impegno in attività di volontariato è un’espressione tangibile della democrazia partecipativa e vi è uno stretto legame tra volontariato e cittadinanza attiva. La maggior parte di que...
Il volontariato apporta un contributo inestimabile alla società. L’impegno in attività di volontariato è un’espressione tangibile della democrazia partecipativa e vi è uno stretto legame tra volontariato e cittadinanza attiva. La maggior parte di questo tipo di attività viene svolta a livello locale o regionale in cui e il partenariato rappresenta uno strumento chiave nel garantire il significativo coinvolgimento dei gruppi di volontari. Le sinergie create da un vero partenariato accrescono il valore reale di ogni risultato. In effetti il principio del partenariato è articolato molto chiaramente nel regolamento (CE) recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione. Il ruolo del Parlamento deve essere quello di accrescere, laddove possibile, il valore delle attività positive già in corso negli Stati membri. Al fine di creare le sinergie che apporteranno valore aggiunto è necessario garantire il rispetto delle politiche e delle procedure comunitarie. Occorre incoraggiare lo sviluppo della società civile e della democrazia partecipativa agevolando l’adesione dei cittadini a tale processo e dando quindi un significato reale all’obiettivo di avvicinare l’Europa ai cittadini. La promozione, il sostegno e l’agevolazione del volontariato e dei suoi interventi, accompagnati dalla crescita del capitale sociale, si riveleranno strumenti preziosi nel raggiungimento di tali risultati.
Fonte: https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//NONSGML+REPORT+A6-2008-0070+0+DOC+PDF+V0//IT
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XVIII Rapporto CNESC (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile) Anno 2017 Giugno 2019
Di CNESC
Abstract:
Questo XVIII Rapporto Annuale della CNESC è dedicato alla rendicontazione della partecipazione al Servizio Civile Nazionale nel 2017-2018 di 23 organizzazioni socie. Il Rapporto è articolato in tre sezioni principali. Dopo la Presentazione, che conti...
Questo XVIII Rapporto Annuale della CNESC è dedicato alla rendicontazione della partecipazione al Servizio Civile Nazionale nel 2017-2018 di 23 organizzazioni socie. Il Rapporto è articolato in tre sezioni principali. Dopo la Presentazione, che contiene gli elementi innovativi di questo Rapporto a confronto con i precedenti, le tre sezioni principali sono le seguenti: 1. l’impegno delle organizzazioni socie, nella dimensione di ente accreditato, per la partecipazione al bando del Dipartimento della Gioventù e SCN del giugno 2017 e per la realizzazione dei progetti; 2. l’avvio di una sperimentazione, all’interno di alcune organizzazioni socie della CNESC, per l’individuazione di un modello di rilevazione dei dati necessari per valutare l’impatto sociale del servizio civile nazionale, prossimo a divenire universale; 3. le schede elaborate dalle 23 organizzazioni socie che hanno partecipato a questo Rapporto (di cui 22 hanno partecipato al bando ordinario 2017 e una all’Azione Servizio Civile di Garanzia Giovani).
Fonte: https://www.cnesc.it/Allegati/RapportiCnesc/18%20Rapporto%20Cnesc%202017.pdf
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VDossier – Le sette virtù della coprogettazione. Partnership pubblico e Terzo settore per costruire un welfare differente. Rivista periodica Anno 7, numero 3, dicembre 2016
Di Centri servizi per il volontariato di Bologna, Brescia, Cremona, L’Aquila, Lazio, Marche, Messina, Milano, Palermo, Rovigo, Torino e CSVNet Lombardia
Abstract:
Il presente VDossier tratta i seguenti temi: sussidiarietà, dall’individuale al collettivo e viceversa; partnership innovativa, ma molto diffusa in Italia; “perdere” tempo per costruire rapporti solidi tra enti pubblici e non profit; a Bergamo, case ...
Il presente VDossier tratta i seguenti temi: sussidiarietà, dall’individuale al collettivo e viceversa; partnership innovativa, ma molto diffusa in Italia; “perdere” tempo per costruire rapporti solidi tra enti pubblici e non profit; a Bergamo, case e rete sociale ai disabili grazie al dialogo; dalla sostenibilità alla generatività per “ripensare” la progettazione sociale; il volontariato combatte le nuove povertà con gli empori solidali; il progettista sociale: verso una definizione di abilità e capacità; aggregazione e condivisione: processo da costruire, coltivare e curare; bene comune e sussidiarietà: misurare l’impatto degli interventi sociali; welfare “in azione”, 27 progetti grazie a Fondazione Cariplo; Progetto Territorio Europa e confine tra cooperazione e collaborazione; reti stabili e flessibilità: alleanza non profit e Asl per la salute mentale; obiettivi sociali e coprogettazione negli appalti pubblici.
Fonte: https://www.csvlombardia.it/milano/milano-per-approfondire/rivista-vdossier/archivio-vdossier/
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Il Servizio Civile Nazionale e il fenomeno degli abbandoni: analisi e prospettive (Rapporto finale Dicembre 2007)
Di Istituto per la Ricerca Sociale (IRS) di Milano, per conto dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC)
Abstract:
Il presente rapporto si articola in tre sezioni: la prima presenta i dati ufficiali dell’abbandono del Servizio civile nazionale e la loro analisi; la seconda descrive l’indagine condotta sul campo e i relativi risultati: intervista dei volontari al ...
Il presente rapporto si articola in tre sezioni: la prima presenta i dati ufficiali dell’abbandono del Servizio civile nazionale e la loro analisi; la seconda descrive l’indagine condotta sul campo e i relativi risultati: intervista dei volontari al momento della scelta, motivazioni della scelta e motivazioni dell’abbandono; la terza offre conclusioni e proposte di intervento in merito al fenomeno.
Fonte: https://www.serviziocivile.gov.it/media/223964/irs-rapporto-finale.pdf
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IL TERZO SETTORE IN FVG. RAPPORTO 2018
Di Forum Terzo Settore FVG e Centro Servizi Volontariato FVG
Abstract:
Il presente rapporto è una tappa di un viaggio conoscitivo sul Terzo Settore attivo in Friuli Venezia Giulia che intende dare conto delle sue articolazioni e specificità, dei cambiamenti e delle evoluzioni in corso, delle potenzialità e criticità pre...
Il presente rapporto è una tappa di un viaggio conoscitivo sul Terzo Settore attivo in Friuli Venezia Giulia che intende dare conto delle sue articolazioni e specificità, dei cambiamenti e delle evoluzioni in corso, delle potenzialità e criticità presenti e di quelle che si potrebbero dischiudere nel prossimo futuro. Un viaggio di analisi e riflessione che è iniziato con la produzione di agili dossier statistici, volti a fotografare la diffusione territoriale e l’evoluzione quantitativa delle diverse realtà, rilevando affinità e divergenze rispetto al quadro nazionale. Le ragioni per approfondire il Terzo Settore di oggi sono numerose anche quando si restringe il campo di osservazione ad un livello regionale. Il rapporto 2018 viene pubblicato in un momento importante dell’evoluzione di questo mondo, caratterizzato dall’entrata in vigore della “riforma del Terzo Settore” e propone riflessioni a cavallo di questo importante “spartiacque”, anche con l’intento di leggere gli effettivi cambiamenti e le ricadute.
Fonte: https://forum.fvg.it/terzosettore2.0/Rapportino2018_EbookMedium-compressed.pdf?_t=1557363616Per la versione integrale del documento, consultare: Fonte: https://forum.fvg.it/rapporto/RAPPORTO2018ebookLOFI.pdf
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La valutazione di efficacia dei progetti di servizio civile (Rapporto finale – Aprile 2008)
Di Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e Fondazione E. Zancan Onlus (Centro Studi e Ricerca Sociale)
Abstract:
L'obiettivo della ricerca è di individuare una strategia di valutazione degli esiti e dell'efficacia dei progetti di servizio civile, rispetto ai volontari che decidono di impegnarsi per dodici mesi nell'esperienza formativa di educazione alla solida...
L'obiettivo della ricerca è di individuare una strategia di valutazione degli esiti e dell'efficacia dei progetti di servizio civile, rispetto ai volontari che decidono di impegnarsi per dodici mesi nell'esperienza formativa di educazione alla solidarietà e alla cittadinanza attiva. Il modello di valutazione adottato per valutare tale efficacia prevede la comparazione dei risultati ottenuti da due rilevazioni che fanno riferimento rispettivamente alla fase di ingresso in servizio e a quella conclusiva dell'esperienza. Lo strumento utilizzato è un questionario strutturato a risposta chiusa.
Fonte: https://www.serviziocivile.gov.it/media/223958/zancan-rapporto-finale.pdf
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Il nuovo servizio civile: un monitoraggio delle realizzazioni locali
Di Maurizio Ambrosini, Ferruccio Biolcati Rinaldi, Paolo Boccagni, Marco Pizzoni, Laboratorio Indagini Demoscopiche, Dipartimento di Studi Sociali e Politici, Università di Milano
Abstract:
La ricerca, condotta su incarico dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e pubblicata nel 2008, ha inteso sondare per la prima volta una dimensione cruciale per la realizzazione delle finalità dell’istituto: quella organizzativa, dove avviene p...
La ricerca, condotta su incarico dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e pubblicata nel 2008, ha inteso sondare per la prima volta una dimensione cruciale per la realizzazione delle finalità dell’istituto: quella organizzativa, dove avviene prima l’elaborazione dei progetti di impiego, poi la gestione operativa dei volontari, e quindi l’incontro tra l’istituto del servizio civile e i giovani che lo scelgono, e dove dunque occorre costruire giorno per giorno un’efficace sintesi tra gli elementi delle istanze soggettive dei partecipanti, degli interessi organizzativi e delle finalità istituzionali. Sembra opportuno richiamare altresì il metodo adottato (l’intervista telefonica) e i limiti di indagini di questo tipo, che hanno la finalità di raccogliere delle dichiarazioni e delle autovalutazioni degli intervistati, senza poterle verificare direttamente, anche su questioni cruciali come per esempio la corrispondenza tra progetto di impiego ed attività effettivamente svolte dai volontari. La ricerca svolta ha mostrato, in sintesi, che sotto il profilo organizzativo le realizzazioni del servizio civile sono alquanto differenziate sul piano delle capacità e risorse organizzative messe in campo, e quindi della gestione operativa.
Fonte: https://www.serviziocivile.gov.it/media/223961/universitamilanorapportofinale.pdf
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ATTIVITÀ GRATUITE A BENEFICIO DI ALTRI. Statistiche report
Di ISTAT
Abstract:
Dalla ricerca condotta dall’Istat nel 2013, risulta che un italiano su otto ha svolto attività gratuite a beneficio di altri, che il lavoro volontario è più diffuso al Nord Italia, che sussiste una forte relazione tra lavoro volontario, istruzione e ...
Dalla ricerca condotta dall’Istat nel 2013, risulta che un italiano su otto ha svolto attività gratuite a beneficio di altri, che il lavoro volontario è più diffuso al Nord Italia, che sussiste una forte relazione tra lavoro volontario, istruzione e situazione economica della famiglia, che donne e anziani dedicano al lavoro volontario un monte ore più alto, che sono più diversificate e qualificate le attività svolte nell’ambito di organizzazioni di volontariato. Inoltre risulta che il volontariato nelle organizzazioni è una pratica consolidata nel tempo, che si contano più volontari nelle organizzazioni con finalità religiose, che quasi un volontario su sei si impegna in più gruppi, che i volontari organizzati sono spinti dalle proprie convinzioni e i giovani dalle relazioni amicali, e infine che quasi un volontario su due dichiara di sentirsi meglio con sé stesso.
Fonte: https://www.istat.it/it/files//2014/07/Statistica_report_attivita_gratuite.pdf
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Measuring the impact of volunteering, Position Paper/ Misurare l’impatto del volontariato, Documento di sintesi
Di Volonteurope
Abstract:
Il presente documento è il risultato di tre anni di lavoro di un gruppo di membri di Volonteurope provenienti da tutta Europa. Il rapporto fornisce una panoramica dell'importanza della misurazione dell'impatto del volontariato e delle buone prassi es...
Il presente documento è il risultato di tre anni di lavoro di un gruppo di membri di Volonteurope provenienti da tutta Europa. Il rapporto fornisce una panoramica dell'importanza della misurazione dell'impatto del volontariato e delle buone prassi esistenti relative a tale misurazione in diversi Paesi europei, propone una spiegazione dettagliata delle tecniche e degli strumenti più efficaci utilizzati per attuare la valutazione del volontariato, presenta molti dettagli sulla metodologia utilizzata nei diversi Paesi e una serie di casi studio che danno vita alla misurazione dell'impatto. Il rapporto è un'ottima risorsa per qualsiasi organizzazione interessata a esplorare approcci diversi e a utilizzare una varietà di strumenti che possono essere impiegati per migliorare il modo in cui evidenziano e riconoscono il prezioso contributo dei loro volontari.
Fonte: https://efc.issuelab.org/resources/30019/30019.pdf
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Volontariato oggi: un luogo di crescita e di cittadinanza
Di Maurizio Ambrosini
Abstract:
Maurizio Ambrosini apre il suo intervento analizzando la situazione attuale e chiedendosi se si tratti di declino o trasformazione della solidarietà, poi presenta le forme delle solidarietà “scelte”, le tendenze organizzative e le modificazioni delle...
Maurizio Ambrosini apre il suo intervento analizzando la situazione attuale e chiedendosi se si tratti di declino o trasformazione della solidarietà, poi presenta le forme delle solidarietà “scelte”, le tendenze organizzative e le modificazioni delle basi sociali; in seguito colloca la nascita del volontariato tra radicamento e soggettività, espone le valenze del volontariato, presenta i risultati della ricerca, ossia il volontariato nella crescita soggettiva, e descrive il volontariato per gli altri; poi elenca gli elementi osservati nel rapporto con i volontari e le tendenze emergenti; infine propone le proprie conclusioni.
Fonte: https://www.caritas.it/materiali/convegni/33_convnaz/ambrosini_slide.pdf
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Il valore del volontariato. Indicatori per una valutazione extraeconomica del dono
Di CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana)
Abstract:
Il presente volume è il frutto di una ricerca sul campo intitolata “Tra valore sociale aggiunto e coesione sociale”. Ne riporta problemi, riflessioni, metodologia, risultati nonché alcuni suggerimenti utili all’utilizzo degli indicatori per la valuta...
Il presente volume è il frutto di una ricerca sul campo intitolata “Tra valore sociale aggiunto e coesione sociale”. Ne riporta problemi, riflessioni, metodologia, risultati nonché alcuni suggerimenti utili all’utilizzo degli indicatori per la valutazione del volontariato in termini di valore sociale aggiunto (o Vsa). Il Vsa è l’insieme di caratteristiche del volontariato che lo distinguono da altri attori attivi nelle comunità territoriali e che lo rendono potenzialmente il principale promotore della coesione sociale. La ricerca nasce dal tentativo di comprendere il campo semantico e di individuare indicatori di valutazione del Vsa a partire dalla convinzione che quelli puramente economici non corrispondano alla natura del volontariato e che, al contrario, possano condurlo in ambiti aventi altri scopi, come il mondo produttivo e aziendale. Anche il volontariato produce o ha un valore economico, ma il suo ruolo non si esaurisce in questo e la sua natura non è valutabile secondo tali parametri. Il volontariato è una parte importante dell’economia, ma in un’accezione che va distinta dall’economia di mercato e dalla mercificazione come parametro di valutazione di uno scambio. Parimenti l’economia del “dono”, che rispetta la gratuità come essenza del volontariato, non è solo l’economia del “gratis”. Anche il dono ha una sua valenza economica, alternativa alla merce, ma non in opposizione allo scambio.
Fonte: https://www.forumterzosettore.it/multimedia/allegati/Il%20valore%20sociale%20del%20volontariato.pdf
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“A scuola di….volontariato: perché?”
Di Ferdinando Montuschi
Abstract:
La prima domanda da porsi riguarda il perché del volontariato nella scuola. La scuola ha compiti più specifici come l’istruzione e l’alfabetizzazione culturale, ma ha anche compiti formativi e di educazione sociale. La solidarietà sociale non può ess...
La prima domanda da porsi riguarda il perché del volontariato nella scuola. La scuola ha compiti più specifici come l’istruzione e l’alfabetizzazione culturale, ma ha anche compiti formativi e di educazione sociale. La solidarietà sociale non può essere rinviata all’età adulta quando diventa più pertinente l’impegno civico e più stringente il dovere politico? La risposta più convincente si trova nella definizione e nella natura del “volontariato sociale” che non si esaurisce nelle iniziative ma punta a creare una mentalità, una sensibilità e un’attitudine relazionale, le quali sono radicate e richiedono lunga maturazione e riguardano la formazione personale e sociale anche a scuola. Considerato sotto questi aspetti, il volontariato sociale non è un’esperienza rinviabile all’età adulta, bensì un’esperienza che cresce con la persona per radicarsi e diventare un “naturale modo di sentire” nei confronti dei problemi sociali, umani e della diversità. L’educazione alla solidarietà sociale, fin dall’età scolare, garantisce fondamenta solide per un positivo incontro della persona con se stessa e con gli altri creando quella “seconda natura” che consente di pensare, sentire e tenere comportamenti di valore umano e sociale. Si possono analizzare in dettaglio gli esiti formativi in modo che anche la progettazione di attività e iniziative risultino centrate e coerenti con le finalità educative da raggiungere e non si limitino a un attivismo fine a se stesso.
Fonte: https://www.volontariato-ticino.ch/A-scuola-di-volontariato-Perche-Relazione-del-prof-Montuschi-f9407300?i=1
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Volontariato esperienza di solidarietà. Perché e come impegnarsi oggi in ambito sociale
Di Franca Olivetti Manoukian
Abstract:
Il presente testo è tratto dalla conferenza organizzata dalla CVS (Conferenza del Volontariato Sociale) nel 2000. L’obiettivo dell’incontro è quello di aprire qualche riflessione sul volontariato, di presentare e confrontare considerazioni e ipotesi ...
Il presente testo è tratto dalla conferenza organizzata dalla CVS (Conferenza del Volontariato Sociale) nel 2000. L’obiettivo dell’incontro è quello di aprire qualche riflessione sul volontariato, di presentare e confrontare considerazioni e ipotesi sul senso che ha, che ad esso viene e può venire attribuito oggi, nella società europea occidentale degli anni 2000. Dopo una breve introduzione con alcune considerazioni più ampie, come il significato di “volontariato”, “esperienza” e “solidarietà”, nonché sul senso di “operare” in campo sociale, si tenta di ragionare sul perché e sul come è possibile e/o auspicabile impegnarsi.
Fonte: https://www.volontariato-ticino.ch/Volontariato-esperienza-di-solidarietaconferenza-di-Franca-Manoukian-12032009-14aa0500?i=1
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Il volontariato in Svizzera (2013/2014)
Di Ufficio federale di statistica (UST) - Settore: 3 Lavoro e remunerazione, Svizzera
Abstract:
La ricerca statistica offre una panoramica del fenomeno del volontariato in Svizzera nell’anno 2013-2014. I temi su cui si concentra sono: l’entità del volontariato (in particolare il tempo ad esse dedicato); le attività svolte nel volontariato organ...
La ricerca statistica offre una panoramica del fenomeno del volontariato in Svizzera nell’anno 2013-2014. I temi su cui si concentra sono: l’entità del volontariato (in particolare il tempo ad esse dedicato); le attività svolte nel volontariato organizzato e i soggetti che svolgono attività di volontariato organizzato; la motivazione e il potenziale di reclutamento; la partecipazione, le attività di volontariato e le cariche onorifiche nelle associazioni; le attività svolte nel volontariato informale e i soggetti che svolgono attività di volontariato informale; le differenze regionali nell’impegno volontario; le donazioni (e gli ambiti a cui sono destinate); il volontariato in Internet (ossia svolto online).
Fonte: https://www.bfs.admin.ch/bfs/it/home/attualita/novita-sul-portale.assetdetail.350199.html
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Alternativa volontariato. Complemento alla mostra itinerante sul volontariato
Di CVS (Conferenza del Volontariato Sociale)
Abstract:
Il presente opuscolo è rivolto ai volontari o futuri volontari. La prima sezione si apre con la definizione del volontariato e alcuni suoi cenni storici, presenta le forme in cui esso è praticato, offre alcuni spunti relativi al fenomeno e descrive q...
Il presente opuscolo è rivolto ai volontari o futuri volontari. La prima sezione si apre con la definizione del volontariato e alcuni suoi cenni storici, presenta le forme in cui esso è praticato, offre alcuni spunti relativi al fenomeno e descrive qualche cambiamento che esso sta affrontando. La seconda e la terza sezione presentano due esperienze di volontariato giovanile, mentre la quarta un caso di volontariato territoriale, comunitario. La quinta sezione riporta la testimonianza di due volontari. La sesta parla delle associazioni che sostengono la CVS e presenta una panoramica del volontariato in Svizzera. La settima, basandosi su alcuni studi, traccia il profilo del volontario e le sue motivazioni, e riporta le testimonianze di alcuni giovani volontari. L’ottava sezione presenta alcuni diritti del volontario e la nona espone alcune buone ragioni per diventare volontario.
Fonte: https://www.volontariato-ticino.ch/Dossier-approfondimento-mostra-d9b00f00?i=1
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Riconoscimento e validazione delle competenze acquisite attraverso il volontariato: buone pratiche in Italia
Di CSVNet
Abstract:
La presente ricerca è stata condotta per conto di CSVNet, nel primo semestre del 2015, nell’ambito del progetto europeo I'VE – I Have Experienced. Recognition and Validation of volunteering through peer support and open source tools (Programma Erasmu...
La presente ricerca è stata condotta per conto di CSVNet, nel primo semestre del 2015, nell’ambito del progetto europeo I'VE – I Have Experienced. Recognition and Validation of volunteering through peer support and open source tools (Programma Erasmus+). In questi ultimi anni la validazione dell'apprendimento non formale e informale in Italia è diventata oggetto di regolamentazione, seguendo le linee guida del Cedefop, e negli ultimi quattro anni questo tema è stato all’ordine del giorno delle istituzioni responsabili del sistema delle qualifiche. In tale ambito, organizzazioni di volontariato e associazioni giovanili che si occupano di mobilità europea e internazionale sono state molto attive nel promuovere modelli di riconoscimento e validazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali e ad elaborare strumenti per valorizzare i giovani volontari e le esperienze di volontariato degli studenti. Appare evidente che i prossimi anni saranno cruciali per adeguare la situazione italiana alla dimensione europea in tema di validazione degli apprendimenti e di inclusione del volontariato e della sua portata internazionale quale importante settore informale per lo sviluppo delle competenze, introducendo così strumenti specifici da considerare per la valutazione, il riconoscimento e la validazione delle competenze acquisite, in particolare, da giovani cittadini impegnati in attività di volontariato.
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A lezione di volontariato. I progetti dei CSV per gli studenti italiani
Di CSVNet
Abstract:
Il rapporto raccoglie testimonianze ed evidenze di una relazione fertile e generativa: l’incontro fra il mondo dell’educazione e il mondo del volontariato. Nello scenario di questa lunga collaborazione, da una ventina d’anni è comparso un nuovo attor...
Il rapporto raccoglie testimonianze ed evidenze di una relazione fertile e generativa: l’incontro fra il mondo dell’educazione e il mondo del volontariato. Nello scenario di questa lunga collaborazione, da una ventina d’anni è comparso un nuovo attore, a cui la normativa affida, fra gli altri, il compito di promuovere “la crescita della cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva in particolare tra i giovani e nelle scuole”: il CSVNet, un’infrastruttura diffusa e fortemente radicata nei territori, governata dal volontariato stesso e gestita da operatori sociali con competenze ampie e complesse. I CSV si sono posti come catalizzatori della collaborazione fra scuole e volontariato, senza sostituire gli attori in gioco, ma accelerandone la capacità di interazione: agevolando la conoscenza e il riconoscimento reciproci; facilitando il superamento delle difficoltà burocratiche; operando per l’ampliamento delle reti di relazioni; migliorando il coinvolgimento delle famiglie degli studenti; facilitando lo scambio di esperienze e buone prassi anche fra regioni lontane; apportando competenze specifiche nell’accompagnamento alla progettazione, alla gestione e al monitoraggio. Si è così ampliato il panorama a disposizione dei ragazzi, con proposte e progetti diversi nati dalla creatività del volontariato e dei CSV, nel confronto con le esigenze e le opportunità fornite dalle scuole e dai territori: progetti impegnativi o più leggeri, basati sull’incontro e la semplice conoscenza, o reali esperienze di volontariato sul campo. Nella presente pubblicazione si è voluto effettuare un censimento di tutti i progetti realizzati dai CSV con il volontariato e le scuole nell’anno scolastico 2018-2019.
Fonte: https://www.csvnet.it/phocadownload/pubblicazioni/Rapporto%20CSV-scuola%202019%20WEB_def.pdf
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Imprese di valore Le cooperative sociali in provincia di Cuneo Q31
Di Fondazione CRC, con IRES Piemonte
Abstract:
Il Centro Studi della Fondazione CRC ha sviluppato negli ultimi anni un filone di analisi dedicato al sistema del welfare territoriale e ai suoi principali protagonisti. In questa cornice, si è ritenuto particolarmente interessante promuovere un’inda...
Il Centro Studi della Fondazione CRC ha sviluppato negli ultimi anni un filone di analisi dedicato al sistema del welfare territoriale e ai suoi principali protagonisti. In questa cornice, si è ritenuto particolarmente interessante promuovere un’indagine sul sistema della cooperazione sociale in provincia di Cuneo, tanto più nella fase di riforma del terzo settore, di sperimentazione e di sviluppo dell’imprenditorialità sociale. Il Quaderno 31, realizzato grazie alla collaborazione con l’IRES Piemonte, presenta le principali caratteristiche del mondo della cooperazione sociale cuneese (persone, attività, organizzazioni, dimensioni economiche, reti) e delle sue dinamiche negli ultimi dieci anni, anche in relazione alla crisi economica. Inoltre, a partire dal confronto diretto con le cooperative sociali, evidenzia punti di forza, criticità, esigenze e prospettive del sistema, da cui trae alcune raccomandazioni e proposte per lo sviluppo futuro, non solo delle cooperative, ma più in generale della comunità locale in cui sono inserite.
www.fondazionecrc.it
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CiProVoT: Relazione sull’identificazione delle pratiche e abilità dei volontari 1
Di Centro Studi Città di Foligno, ERGASIA SA, London South Bank University, PSC Europe, APSU, CESIE, con Erasmus+
Abstract:
Il presente Report raccoglie i risultati di ricerche scientifiche, buone prassi e strumenti innovativi di formazione per i volontari della Protezione Civile effettuate dal team Europeo del progetto. Lo sviluppo della prevenzione e della cultura della...
Il presente Report raccoglie i risultati di ricerche scientifiche, buone prassi e strumenti innovativi di formazione per i volontari della Protezione Civile effettuate dal team Europeo del progetto. Lo sviluppo della prevenzione e della cultura della consapevolezza dei disastri in Protezione Civile è strettamente legato alla capacità di ognuno di attingere alle esperienze e all'apprendimento quotidiano, nonché dalla possibilità di sfruttare il “tempo di pace” per creare reti tra le parti interessate e il pubblico in materia di gestione dei rischi, prevenzione delle calamità e preparazione. Sviluppando seminari di formazione per i formatori di volontari di Protezione Civile, il progetto verterà ad ottenere nuove linee guida di Formazione per il Volontariato di Protezione Civile.
Fonte: https://ciprovot-project.eu/media/ciprovot-io1-it.pdf
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CiProVoT: Metodologia per la formazione dei volontari della protezione civile e criteri di valutazione 2
Di CiProVoT
Abstract:
Il presente Report definisce la metodologia e analizza lo schema, il contenuto, il targeting e il contenuto del programma di formazione per i volontari della Protezione Civile. CiProVoT mira a sviluppare un modulo di formazione transnazionale e un MO...
Il presente Report definisce la metodologia e analizza lo schema, il contenuto, il targeting e il contenuto del programma di formazione per i volontari della Protezione Civile. CiProVoT mira a sviluppare un modulo di formazione transnazionale e un MOOC per i volontari della protezione civile, oltre a creare un gruppo europeo di volontari della protezione civile.
Fonte: https://cesie.org/risorse/ciprovot-metodologia/
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Volunteering as empowerment for success at school / Volontariato come empowerment per il successo a scuola
Di Cristina Devecchi, Success at School
Abstract:
es. EacThe Success at School project has the purpose of tackling early school leaving through mentoring and volunteering. This book is the result of the cooperation of over 20 researchers. Its aim is of providing others with the knowledge of how to r...
es. EacThe Success at School project has the purpose of tackling early school leaving through mentoring and volunteering. This book is the result of the cooperation of over 20 researchers. Its aim is of providing others with the knowledge of how to re-engage young people with school and education. The book does this by disseminating the work of the partners, their success, the challenges they encountered and the solutions they implemented in an accessible language and format. For this reason the book comprises 14 chapters divided in two parts. Part I, entitled The Success at School Project: the theory details the various components of the project. In this part are chapters that deal with innovation in project management; the theory behind the development of the volunteering training and practice; the theory and practice of mentoring; the development and practice of the experimentation through the mentoring and volunteering activities; the theory and approach taken in developing the dissemination strategy; the management and outcomes of the engagement with stakeholders; and the development and implementation of the project evaluation. Part II, entitled The Success at School: the practice, reports on the 7 national case studih chapter starts with an introduction of the national situation of early school leaving in order to locate the way in which each partner developed and implemented the volunteering and mentoring training and implemented the volunteering activities. Each chapter also offers a detail of the challenges encountered and solutions proposed with a view to help others to be successful in their effort to help young people to succeed in school.
Fonte: https://www.researchgate.net/publication/284444730_VOLUNTEERING_AS_EMPOWERMENT_FOR_SUCCESS_AT_SCHOOL
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Gender Differences and Volunteering / Differenze di genere e volontariato
By Walter Wymer
Abstract:
The author’s early research emphasis was on volunteer psychology and behavior, from a marketing perspective. He found out that the literature reported differences between females and males. A study on these differences was rare. Rather, studies on va...
The author’s early research emphasis was on volunteer psychology and behavior, from a marketing perspective. He found out that the literature reported differences between females and males. A study on these differences was rare. Rather, studies on various topics often reported significant gender differences on key variables. These significant gender differences were often noted, but not explained or explored. This was also the case in the author’s research program. Gender is often used as a control variable to examine possible heterogeneity in the data. The author wanted to understand the nature of these gender differences, not simply report them. In searching out the explanation in third-sector-related research, there was a social learning account of gender differences. The idea was that human behavior is learned. If female tend to volunteer in greater proportions than males, it was because females are taught to be more nurturing which is expressed in volunteering. This sounded plausible if not overly simplistic. Many of the gender differences in volunteering were consistent across cultures. Many men volunteer, many women don’t; however, women tend to volunteer in greater numbers. Clearly, the reality of gender differences in volunteering is more complex. Thus, the author’s motivation to understand gender differences in volunteering included reviewing the emerging literature in the burgeoning neuroscience discipline. The augmentation of relevant findings in neuroscience with the prior literature in volunteerism markedly aided him. He published a neuroscience-driven conceptual paper and two journal articles that tested the predictive accuracy of neuroscience-driven hypotheses on gender differences in volunteering. This paper will serve as a review of some of the relevant neuroscience literature.
Fonte: https://www.academia.edu/5702356/Gender_differences_in_volunteering
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A Cross Cultural Examination of Student Volunteering: Is It All About Résumé Building? / Un’analisi interculturale del volontariato studentesco: si tratta solo di redigere un curriculum?
By Femida Handy, Ram A. Cnaan, Lesley Hustinx, Chulhee Kang, Jeffrey L. Brudney, Debbie Haski-Leventhal, Kirsten Holmes, Lucas C. P. M. Meijs, Anne Birgitta Pessi, Bhagyashree Ranade, Naoto Yamauchi, Sinisa Zrinscak
Abstract:
This research adopts the utilitarian view of volunteering as a starting point: we posit that for an undergraduate student population volunteering is motivated by career enhancing and job prospects. We hypothesize that in those countries where volunte...
This research adopts the utilitarian view of volunteering as a starting point: we posit that for an undergraduate student population volunteering is motivated by career enhancing and job prospects. We hypothesize that in those countries where volunteering signals positive characteristics of students and helps advance their careers, their volunteer participation will be higher. Furthermore, regardless of the signaling value of volunteering, those students who volunteer for utilitarian reasons will be more likely to volunteer but will exhibit less time-intensive volunteering. Using survey data from 12 countries (n = 9,482), we examine our hypotheses related to motivations to volunteer, volunteer participation, and country differences. Findings suggest that students motivated to volunteer for building their resumes do not volunteer more than students with other motives. However, in countries with a positive signaling value of volunteering, volunteering rates are significantly higher. As expected, students motivated by resume building motivations have a lower intensity of volunteering.
Fonte: http://nvs.sagepub.com/cgi/content/abstract/39/3/498
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Il volontariato tra processi di individualizzazione e di personalizzazione
Di Riccardo Prandini
Abstract:
Negli ultimi due lustri, soprattutto a livello internazionale, si è acceso un interessante dibattito sulle trasformazioni del volontariato. In questo saggio l’autore si propone di ricostruire brevemente quel dibattito così da utilizzarlo come “mappa”...
Negli ultimi due lustri, soprattutto a livello internazionale, si è acceso un interessante dibattito sulle trasformazioni del volontariato. In questo saggio l’autore si propone di ricostruire brevemente quel dibattito così da utilizzarlo come “mappa” per orientarsi in quel “nuovo mondo del volontariato” che non è ancora stato sufficientemente messo a fuoco. Non vi è infatti alcun dubbio che i macrocambiamenti che riguardano la società-mondo – o almeno la sua parte Occidentale – toccano anche l’immagine e la pratica volontaria.
Fonte: https://www.academia.edu/10739355/Volontariato_individualizzazione_e_personalizzazione
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Volontariato giovanile e rimaneggiamento
Di Leonardo Angelini
Abstract:
A partire dall’impostazione freudiana, in psicoanalisi sono vari gli usi fatti del termine “rimaneggiamento”: qui interessa evidenziarne uno derivante dal versante eriksoniano e relativo ai problemi di fase che ciascun soggetto deve affront...
A partire dall’impostazione freudiana, in psicoanalisi sono vari gli usi fatti del termine “rimaneggiamento”: qui interessa evidenziarne uno derivante dal versante eriksoniano e relativo ai problemi di fase che ciascun soggetto deve affrontare e risolvere nel passaggio da un periodo all’altro della propria vita.
Poi viene analizzata l’esperienza del rimaneggiamento di adolescenti presso il gruppo di volontariato giovanile Gancio Originale. Il primo versante del rimaneggiamento è innescato negli attori dalle attività: ad esse solitamente l’adolescente volontario si avvicina a partire da una propensione alla cura che mobilizza le proprie parti onnipotenti, ma, grazie anche al supporto degli adulti che lo accompagnano, e soprattutto in base alla evidenziazione dei propri limiti ben presto si prepara quasi a fare i conti col proprio limite attuale, con la propria perfettibilità ed infine con la propria riparatività. Il secondo versante del rimaneggiamento è quello definito all’interno dell’accompagnamento: la vicinanza discreta impressa all’accompagnamento permette che le continue operazioni di rispecchiamento e di riattraversamento all’interno delle propria coorte o delle propria generazione non siano intruse da sguardi provenienti da troppo lontano, ma racchiuse in una vicinanza che protegge e innesca processi creativi nelle attività.
Fonte: https://www.script-pisa.it/volontariato-giovanile-rimaneggiamento-leonardo-angelini/
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Quando il volontariato entra nel curriculum Abilità e capacità convalidate sono utili per studio e carriera
Di CSV di Bologna, Marche, Messina, Milano e Rovigo
Abstract:
V Dossier - Rivista trimestrale, Anno 5 numero 3 dicembre 2014 tratta i seguenti temi: la certificazione di abilità e competenze apprese con il volontariato come risorsa per il Welfare; la strategia dell’Europa per riconoscere i “saperi” non formali ...
V Dossier - Rivista trimestrale, Anno 5 numero 3 dicembre 2014 tratta i seguenti temi: la certificazione di abilità e competenze apprese con il volontariato come risorsa per il Welfare; la strategia dell’Europa per riconoscere i “saperi” non formali e informali; il Terzo settore quale protagonista per far decollare le validazioni; la necessità per le associazioni di investire sulle mansioni trasversali per servizi di qualità; il dovere dei CSV di stringere legami fra non profit, scuola e lavoro, per una comunità più competente; la valorizzazione delle “prestazioni” dei volontari passando da flessibilità ad autonomia; l’impegno nella solidarietà quale voce cruciale da inserire nel curriculum; riconoscere le proprie capacità come punto di forza nella ricerca di un impiego; la necessità di accertare le qualifiche per superare un esame con prova pratica e colloquio; le esperienze nel sociale come chance nella professione e nello studio; Progetto Attitude, la via lombarda per attestare la competenza pratiche e rendere più europeo il portfolio; CVol, il “libretto” che valorizza le competenze e il patrimonio di conoscenze.
Fonte: http://www.ciessevi.net/pubblicazioni/vdossier
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L’incerta relazione. La comunicazione nel terzo settore e nel volontariato
Di Marco Binotto
Abstract:
Non è semplice fare il punto sulla relazione tra il mondo del volontariato e la sfera della comunicazione. A sei anni dalla pubblicazione della prima, e purtroppo tuttora unica, rilevazione nazionale su questo tema, la ricerca della Fondazione Italia...
Non è semplice fare il punto sulla relazione tra il mondo del volontariato e la sfera della comunicazione. A sei anni dalla pubblicazione della prima, e purtroppo tuttora unica, rilevazione nazionale su questo tema, la ricerca della Fondazione Italiana per il Volontariato, nonché dalle altre riflessioni e studi condotti, non sono emersi nuovi sistematici tentativi di indagare le complesse relazioni tra volontariato e comunicazione. Molte analisi sono ormai presenti sulle dimensioni strutturali e quantitative dell’universo del volontariato e dell’economia sociale e civile, ma anche sull’intreccio di pratiche solidaristiche, costruzione organizzativa, rappresentazioni culturali e valori insieme alle relazioni con istituzioni e imprese proprie di questi settori. Nello stesso tempo sono apparse alcune pubblicazioni centrate sul know how necessario alle pratiche di comunicazione interna e al cosiddetto marketing sociale, nel momento in cui si assiste ad una crescente attenzione al tema della comunicazione sociale e alla copertura mediale dei “temi sociali”. Ed è proprio su queste tematiche che si concentra questo intervento.
Fonte: http://marcobinotto.altervista.org/2007/12/20/incerta-relazione/?doing_wp_cron=1605957843.1586019992828369140625
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Il volontariato che cambia: addio militanza, benvenuto attivismo
Di Stefano Laffi
Abstract:
L’autore parte descrivendo la propria esperienza di obiezione di coscienza al servizio militare ed esegue un confronto con l’attuale servizio civile e mondo del volontariato. Rispetto al passato sono scomparsi la leva obbligatoria, la scelta dell’obi...
L’autore parte descrivendo la propria esperienza di obiezione di coscienza al servizio militare ed esegue un confronto con l’attuale servizio civile e mondo del volontariato. Rispetto al passato sono scomparsi la leva obbligatoria, la scelta dell’obiezione, l’orgoglio minoritario e controculturale, la “militanza”. Maggiore è il tasso di impegno e dedizione - come accade spesso nei gruppi di volontariato -, tanto più probabile è la rottura nel passaggio generazionale. L’ingombro dei padri è un problema enorme in Italia. Militanza oggi si traduce con attivismo, che forse è più positivo, soprattutto se si è pacifisti, senza perdere lo spirito combattivo. C’è una dimensione politica intatta, ovvero l’urgenza di cambiare in meglio, e di attivisti ve ne sono ancora, segno che non si è persa la speranza. I partiti e i sindacati - culla della militanza novecentesca - sono completamente usciti dal radar dei più giovani; l’impegno volge oggi su cause civili o umanitarie ben definite; oggi la partecipazione si genera sul fare, non sul pensare né sull’appartenere. Mentre le “associazioni storiche”, basate sull’appartenenza, faticano a reclutare nuove leve, i festival e le occasioni estemporanee, basate sul volontariato di pochi giorni, attraggono molto. Oggi il volontariato diventa l’occasione per fare esperienza. Il capitale simbolico dell’associazione oggi pesa meno. La gratificazione sta nel partecipare non nell’appartenere.
Fonte: https://www.che-fare.com/volontariato-militanza-attivismo/
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Il volontariato tra bisogni e trasformazioni
Di Sebastiano Citroni
Abstract:
Attingendo ai risultati di uno studio sui bisogni dei gruppi di volontariato di Milano, questo contributo propone una riflessione generale sulle trasformazioni in atto nel volontariato e le loro implicazioni per la vita di gruppo quotidiana. In parti...
Attingendo ai risultati di uno studio sui bisogni dei gruppi di volontariato di Milano, questo contributo propone una riflessione generale sulle trasformazioni in atto nel volontariato e le loro implicazioni per la vita di gruppo quotidiana. In particolare, vengono affrontati tre cambiamenti generali: la trasformazione dei rapporti con le autorità pubbliche; l’emergere di forme senza precedenti di partecipazione volontaria; la metamorfosi nel tipo di embeddeness (radicamento, incorporazione) di cui godono le organizzazioni di volontariato sia nelle società locali che nell’intero terzo settore. I bisogni che emergono dallo studio condotto sui gruppi di volontariato di Milano vengono letti in termini di implicazioni di queste trasformazioni generali sul volontariato. Secondo l’ipotesi proposta, i legami che connettono bisogni specifici e cambiamenti generali sono delineati concentrandosi sui fattori da cui deriva lo sviluppo dei bisogni identificati. L’attenzione posta su questa dimensione evidenzia come le trasformazioni in atto nel volontariato siano vissute diversamente per le organizzazioni di volontariato caratterizzate da diversi settori di intervento, età e livelli di professionalizzazione.
Fonte: https://www.researchgate.net/publication/331048496_Il_volontariato_tra_bisogni_e_trasformazioni
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Economia del Volontariato e Sviluppo del Territorio
Di Matteo Olivieri
Abstract:
Esistono “fatti” che le categorie di pensiero moderne non riescono a racchiudere nei loro schemi logici, “fatti” che richiedono di considerare la realtà come un insieme di eventi che - per accadere - devono essere voluti. Uno di questi “fatti” è l’as...
Esistono “fatti” che le categorie di pensiero moderne non riescono a racchiudere nei loro schemi logici, “fatti” che richiedono di considerare la realtà come un insieme di eventi che - per accadere - devono essere voluti. Uno di questi “fatti” è l’associazionismo. Lo spontaneo associarsi di persone in vista del perseguimento di un fine comune ricorda ai membri e alla comunità che esiste una realtà che sfida l’Uomo con “fatti” che valicano le sue stesse categorie di pensiero. Perché associarsi? Non per ragioni legate al profitto ma per la convinzione di guardare alla realtà con occhi differenti e di poter contribuire più efficacemente alla crescita di una comunità, che rispecchi l’idea di società civile che si ha in mente. Pertanto, il perseguimento della missione di ciascuna associazione equivale a lavorare al servizio di una comunità che appaia sfornita relativamente a qualche bisogno.
Fonte: https://www.academia.edu/1672132/Economia_del_Volontariato_e_Sviluppo_del_Territorio
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Il volontariato: selettivo o aperto a tutti? Cambiamenti sociali e gestione dei volontari: nuove realtà e nuovi bisogni
Di Sandro Cattacin
Abstract:
Il volontariato si trasforma e si adatta ai cambiamenti che la nostra società vive nel suo insieme. Le motivazioni dell’impegno non sono più il dovere che si sente nei confronti della società o di un’istituzione come il sindacato o la chiesa, ma in p...
Il volontariato si trasforma e si adatta ai cambiamenti che la nostra società vive nel suo insieme. Le motivazioni dell’impegno non sono più il dovere che si sente nei confronti della società o di un’istituzione come il sindacato o la chiesa, ma in primo luogo egocentrici. Il volontariato deve contribuire allo sviluppo della personalità e all’aumento del capitale umano e sociale. Esso riflette infatti quel luogo di cambiamento che la sociologia ha chiamato individualizzazione e individuazione.
Fonte: https://www.academia.edu/3050802/Cattacin_Sandro_2011_Il_volontariato_selettivo_o_aperto_a_tutti_Cambiamenti_sociali_e_gestione_dei_volontari_nuove_realt%C3%A0_e_nuovi_bisogni_in_CVS_Conferenza_del_volontariato_sociale_ed_Volontari_a_tutti_i_costi_Il_ruolo_del_volontariato_in_una_societ%C3%A0_che_cambia_Lugano_CVS_p_4_6
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Volontari e attivisti Identità e senso di appartenenza dei giovani impegnati nell’associazionismo
Di Manuela Bartolotta
Abstract:
In questo lavoro sono state analizzate alcune forme del comportamento prosociale adottate dai giovani nel contesto italiano. In particolare, sono state osservate le azioni di solidarietà e altruismo realizzate all’interno di alcune reti associative. ...
In questo lavoro sono state analizzate alcune forme del comportamento prosociale adottate dai giovani nel contesto italiano. In particolare, sono state osservate le azioni di solidarietà e altruismo realizzate all’interno di alcune reti associative. I dati sulle pratiche prosociali degli italiani hanno evidenziato quanto tali comportamenti abbiano assunto un’importanza stabile e indiscussa nella nostra società. La presente ricerca si è concentrata sullo studio delle attività solidaristiche e altruistiche realizzate dai giovani all’interno di alcune realtà organizzate. Lo scopo è stato quello di individuare le ragioni fondamentali che spingono queste generazioni ad impegnarsi in tali attività. In particolare, l’agire prosociale è stato esaminato all’interno di due luoghi privilegiati per il suo sviluppo, ovvero le organizzazioni del Terzo Settore e i movimenti sociali: territori che storicamente e culturalmente sviluppano un’alta densità relazionale e comunicativa e in cui più marcatamente si generano risorse di capitale sociale.
Fonte: https://www.cesvot.it/documentazione/volontari-e-attivisti
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Quando i giovani partecipano. Prima indagine nazionale sulla presenza giovanile nell'associazionismo, nel volontariato nelle aggregazioni informali
Di Rosa Di Gioia, Laura Giacomello, P. Paolo Inserra,S. Rotondi
Abstract:
Prima di questa ricerca non vi era mai stato un interesse costante rivolto a ricercare modalità, motivazioni e necessità dell’analisi delle dinamiche associative e partecipative dei giovani. Partendo da questa carenza, il Forum Nazionale dei Giovani ...
Prima di questa ricerca non vi era mai stato un interesse costante rivolto a ricercare modalità, motivazioni e necessità dell’analisi delle dinamiche associative e partecipative dei giovani. Partendo da questa carenza, il Forum Nazionale dei Giovani (FNG) e il Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSVnet) hanno commissionato la presente indagine, che acquisisce un punto di vista strategico. Con questa ricerca CSVnet indaga a fondo le ragioni che spingono i giovani alla partecipazione per verificare come queste si intreccino nel volontariato. Questa ricerca affida al FNG e a CSVnet il compito di promuovere presso i propri soci e le proprie reti una cultura dell’ascolto e dell’accoglienza rivolta ai nuovi linguaggi e alle modalità d’interazione giovanili. Lo scopo specifico dei due enti è di migliorare la capacità di accoglienza dei giovani da parte del volontariato e dell’associazionismo, affinché il loro desiderio di partecipare e contribuire alla società possa concretizzarsi nelle forme più strutturate di impegno sociale.
Fonte: https://www.academia.edu/30697065/Quando_i_giovani_partecipano_Prima_indagine_nazionale_sulla_presenza_giovanile_nellassociazionismo_nel_volontariato_e_nelle_aggregazioni_informali
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Così fan pochi. Perché per i giovani d’oggi il volontariato è un lusso (necessario)
Di Ciessevi - Centri di servizio per il volontariato delle Marche, Messina e Milano
Abstract:
V Dossier - Rivista trimestrale, anno 3 numero 1 settembre 2012 tratta temi quali la collaborazione di Marche e Messina a V Dossier; riflessioni sul rapporto tra giovani e volontariato contro la tesi della disaffezione; i giovani d’oggi come generazi...
V Dossier - Rivista trimestrale, anno 3 numero 1 settembre 2012 tratta temi quali la collaborazione di Marche e Messina a V Dossier; riflessioni sul rapporto tra giovani e volontariato contro la tesi della disaffezione; i giovani d’oggi come generazione liquida con un’identità plurima; la meglio gioventù che esiste e punta sull’associazionismo; società, valori e under 30: uno stile di vita che rivoluziona la solidarietà; know how per la vita: investire in gratuità e altruismo; il non profit come stimolo delle relazioni e trasformazione della società; dedicarsi alla fragilità per crescere e scoprire; insegnare cittadinanza creativa per riscoprire dignità e diritti; ricambio generazionale con dirigenti under 35 come sfida delle associazioni; Service learning per arricchire la collettività e il curriculum universitario; motivazioni, partecipazione e attività dell’associazionismo giovanile; 80 mila ragazzi a lezione di solidarietà con “Volontaria...Mente”; economia sostenibile per lo sviluppo del territorio e il futuro dei giovani; lavoro, arte e ricerca: iniziative contro il disagio giovanile.
Fonte: http://www.ciessevi.net/pubblicazioni/vdossier
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Youth Participation and Community Change: An Introduction/ Partecipazione dei giovani e cambiamento della comunità: un’introduzione
Di Barry N. Checkoway and Lorraine M. Gutiérrez
Abstract:
Questo volume fornisce nuove prospettive sulla partecipazione dei giovani alle organizzazioni e alle comunità. Considera il contesto mutevole della partecipazione dei giovani, i modelli e i metodi della pratica partecipativa, i ruoli dei giovani e de...
Questo volume fornisce nuove prospettive sulla partecipazione dei giovani alle organizzazioni e alle comunità. Considera il contesto mutevole della partecipazione dei giovani, i modelli e i metodi della pratica partecipativa, i ruoli dei giovani e degli adulti, e il futuro dei giovani e della comunità in una democrazia diversificata. Comprende approcci che promuovono la ricerca e la valutazione partecipativa basata sulla comunità e coinvolgono gruppi di giovani in aree economicamente non investite e caratterizzate da segregazione razziale. Gli articoli di questa raccolta sono diversi e includono discussioni concettuali e teoriche, case studies empirici e best practices, e lavoro interdisciplinare che si basa su psicologia, sociologia, assistenza sociale, sanità pubblica, istruzione e relative discipline accademiche e campi professionali. Gli autori includono professionisti, ricercatori ed educatori di giovani e adulti la cui esperienza e competenza non sono sempre rappresentate in pubblicazioni come questa.
Fonte: https://www.researchgate.net/publication/233020765_Youth_Participation_and_Community_Change
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Long term consequences of youth volunteering: Voluntary versus involuntary service/ Conseguenze a lungo termine del volontariato giovanile: servizio volontario vs servizio non volontario
Di Jinho Kim,Kerem Morgül
Abstract:
Despite the renewed interest in youth volunteering in recent years, there remain major gaps in our knowledge of its consequences. Drawing data from the National Longitudinal Study of Adolescent to Adult Health, we examine the long-term effects of you...
Despite the renewed interest in youth volunteering in recent years, there remain major gaps in our knowledge of its consequences. Drawing data from the National Longitudinal Study of Adolescent to Adult Health, we examine the long-term effects of youth volunteering on the civic and personal aspects of volunteers' lives. Our results suggest that youth volunteering has a positive return on adult volunteering only when it is voluntary, and that net of contextual factors neither voluntary nor involuntary youth service has a significant effect on adult voting. Regarding personal outcomes, our findings indicate that the psychological benefits of youth volunteering accrue only to voluntary participants, whereas both voluntary and involuntary youth service are positively associated with educational attainment and earnings in young adulthood. Taken together, these results lend support to the case for youth volunteer programs, though the civic benefits of these programs appear to be less dramatic than generally suggested.
Nonostante il rinnovato interesse per il volontariato giovanile negli ultimi anni, permangono importanti lacune nella nostra conoscenza delle sue conseguenze. Attingendo ai dati dello Studio longitudinale a livello nazionale sulla salute degli adolescenti e degli adulti, esaminiamo gli effetti a lungo termine del volontariato giovanile sugli aspetti civili e personali della vita dei volontari. I nostri risultati suggeriscono che il volontariato giovanile ha un ritorno positivo sul volontariato degli adulti solo quando è volontario e che, al netto di fattori contestuali, né il servizio volontario né quello non volontario dei giovani ha un effetto significativo sul voto degli adulti. Per quanto riguarda i risultati personali, i nostri risultati indicano che i benefici psicologici del volontariato giovanile si presentano solo nei partecipanti volontari, mentre sia il servizio volontario che quello non volontario dei giovani sono associati positivamente al rendimento scolastico e ai guadagni nei giovani adulti. Nel loro insieme, questi risultati supportano il caso dei programmi di volontariato giovanile, sebbene i benefici civili di questi programmi sembrino meno drammatici di quanto generalmente suggerito.
Fonte: https://www.researchgate.net/publication/316913115_Long-term_consequences_of_youth_volunteering_Voluntary_versus_involuntary_service
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The Pedagogical Dimension of Volunteering/ La dimensione pedagogica del volontariato
Di Grzegorz Piekarski
Abstract:
Volunteering understood as unpaid, disinterested, conscious, responsible and voluntary action for the benefit of other people, communities and organizations, is a particular method of disseminating humanistic and humanitarian values. Its potential se...
Volunteering understood as unpaid, disinterested, conscious, responsible and voluntary action for the benefit of other people, communities and organizations, is a particular method of disseminating humanistic and humanitarian values. Its potential seems to be a not only in terms of its educational impact but also of its specifically preventive impact. This is indicated by the performative nature of volunteering, at the heart of which are the category of change and the agent who is formed precisely by the changes that he causes in the surrounding reality.
Il volontariato inteso come azione non retribuita, disinteressata, consapevole, responsabile e volontaria a beneficio di altre persone, comunità e organizzazioni è un metodo particolare di diffusione dei valori umanistici e umanitari. Il suo potenziale sembra essere non solo in termini di impatto educativo, ma anche di impatto specificamente preventivo. Ciò è indicato dalla natura performativa del volontariato, al centro della quale vi sono la categoria di cambiamento e l'agente che è formato esattamente dai cambiamenti che egli provoca nella realtà circostante.
Fonte: https://www.academia.edu/34169429/G_Piekarski_The_Pedagogical_Dimension_of_Volunteering
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Discourses of volunteer service work and their discontents: Border crossing, construction of hierarchy, and paying dues/ Discorsi sul lavoro di volontariato e i relativi malcontenti: attraversamento delle frontiere, costruzione della gerarchia e pagamento delle quote
Di Neriko Musha Doerr
Abstract:
This article examines four discourses of volunteer/ service work-charity, leisure, citizenship, and border crossing - in terms of how they construct relationships between those who serve and those who are served. Specifically, it analyzes the discour...
This article examines four discourses of volunteer/ service work-charity, leisure, citizenship, and border crossing - in terms of how they construct relationships between those who serve and those who are served. Specifically, it analyzes the discourse of border crossing, which assumes White middle-class students crossing a border to work in underprivileged minority communities. Reanalyzing three case studies that show meaningful service work done without crossing borders, this article argues that the discourse reinforces the stereotype of those who serve and those served and privileges White middle-class people’s work while erasing others’. By arguing that all four discourses reproduce hierarchical relationships between those who serve and those served, this article also suggests a new discourse-of paying dues-that frames all of us as participating in systems that create unequal distribution of resources and thus as responsible for ameliorating these systems’ effects through volunteer/service work and ultimately stopping their reproduction.
Questo articolo esamina quattro discorsi sul lavoro di volontariato/servizio - beneficienza, tempo libero, cittadinanza e attraversamento delle frontiere - in termini di come essi costruiscono relazioni tra coloro che servono e coloro che sono serviti. In particolare, analizza il discorso sull’attraversamento delle frontiere, che presuppone che gli studenti della classe media bianca attraversino una frontiera per lavorare in comunità di minoranze svantaggiate. Rianalizzando tre case studies che mostrano un significativo lavoro di servizio svolto senza attraversare le frontiere, questo articolo sostiene che il discorso rafforza lo stereotipo di coloro che servono e di coloro che sono serviti e privilegia il lavoro della classe media bianca mentre cancella quello degli altri. Sostenendo che tutti e quattro i discorsi riproducono relazioni gerarchiche tra coloro che servono e coloro che sono serviti, questo articolo suggerisce anche un nuovo discorso - del pagamento delle quote - che inquadra tutti noi come partecipanti a sistemi che creano una distribuzione disuguale delle risorse e quindi come responsabili del miglioramento degli effetti di questi sistemi attraverso il lavoro di volontariato/servizio e, in definitiva, interrompendo la loro riproduzione.
Fonte: https://www.academia.edu/30375784/Discourses_of_Volunteer_Service_Work_and_Their_Discontents_Border_Crossing_Construction_of_Hierarchy_and_Paying_Dues
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